24 Luglio 2024 | Ilaria Cazziol
Israele e Giordania: Combinazione Perfetta per Un Viaggio da Nomade Digitale
Un viaggio tra Israele e Giordania può essere un connubio fantastico per un nomade digitale che lavora da remoto e vuole esplorare due Paesi bellissimi, ma così diversi tra loro.
Photo by © Viaggio Solo Andata
Ormai lo sappiamo bene: ci sono alcuni luoghi del mondo che, per infrastrutture, connettività ma anche mentalità, sono più adatti di altri per un viaggio da nomade digitale.
Non è semplice come viene dipinto dai media lavorare mentre si viaggia, lontano dalla comodità di un luogo che conosciamo e abbiamo strutturato per essere anche il nostro ufficio.
“L’amaca in spiaggia è scomoda e non ha prese di corrente a portata di mano 😉”
Ma spesso sono i luoghi meno confortevoli e più poveri ad essere tra i più interessanti da visitare. E non è facile coniugare le due cose.
Nel mio ultimo viaggio, speso tra il moderno e frenetico Israele e la magica e romantica Giordania, mi sono ritrovata a pensare spesso che questo connubio di due Paesi possa invece essere un’ottima combinazione, e vorrei spiegarti perché.
Israele, Un’Esplosione di Innovazione e Stimoli
Photo by © Viaggio Solo Andata
Israele è una delle nuove capitali del mondo dell’innovazione, e come è ovvio questo tipo di ambiente è di enorme stimolo per qualsiasi nomade digitale o aspirante tale. La “capitale morale” in questo senso è sicuramente Tel Aviv: la Silicon Valley del Medio Oriente.
Tel Aviv è una città che potrebbe lasciare stregato qualsiasi fervente credente nel Work-Life Balance, perché per come è strutturata sembra essere stata progettata appositamente per essere goduta sia lavorativamente che personalmente.
Una striscia di grattacieli e palazzi che si stende sul mare, un clima mite tutto l’anno, tanti servizi fantastici nelle spiagge e nei parchi. Sembra invitare chi la visita alla giornata perfetta, iniziata magari con una corsa sulla spiaggia e un po’ di palestra all’aperto (ogni pochi chilometri ci sono attrezzi ginnici in spiaggia ad uso pubblico).
Da continuare in uno dei tanti cafè con ottima connessione a Internet, zeppi di israeliani con il pc o il tablet, o coworking che spuntano da ogni strada. E da terminare con un bagno al mare, magari un po’ di surf e una cena dai sapori internazionali.
Insomma, interessante no?
Un’atmosfera che ricorda un po’ quella della California, della mitica Venice Beach che popola i sogni di molti, con però l‘indubbio vantaggio di essere un po’ più economica. Non di molto, per carità: per chi arrivi dall’Italia, i prezzi potrebbero sembrare anche più alti di quelli nostrani, soprattutto per quanto riguarda gli alloggi. Ma con una connessione a Internet buona in quasi tutto il Paese e una vita diurna e notturna che invita a godersi ogni attimo, probabilmente eredità culturale di un popolo che è abituato ad avere la guerra in casa (con tutte le opinioni del caso), sembra un ottimo compromesso.
Insomma, Tel Aviv e Israele possono essere un paradiso per i nomadi digitali, ma non solo per i motivi sopra: anche perché ci si trova ad un tiro di schioppo dalla bellissima ma molto meno “digital nomad friendly” Giordania.
Giordania, per Staccare e Restare a Bocca Aperta
A poche ore di autobus da Tel Aviv, passando tra l’altro per la culla delle culture, Gerusalemme, si apre un mondo totalmente diverso.
La Giordania è un vero gioiello, fatto di bellezze naturali uniche al mondo, come il deserto del Wadi Rum, e di imperdibili meraviglie create dall’uomo come Petra.
Photo by © Viaggio Solo Andata
Una terra in cui perdersi e da esplorare tutta d’un fiato, ma…forse non da nomade digitale.
Certo, la connessione a Internet c’è quasi ovunque, e nella capitale Amman qualche coworking inizia a spuntare, ma è comunque un Paese ancora molto legato a stili di vita tradizionali e poco aperto all’innovazione.
In Giordania è il momento di mettere via il laptop e tirare fuori la macchina fotografica: gli occhi si riempiono di meraviglia e forse non vale la pena di forzare eccessivamente qualcosa che compete più al “vicino di casa”.
Ma proprio questo ho trovato interessante, almeno nel mio caso: che un viaggio in Israele e Giordania è sembrato, davvero, un connubio tra lavoro e VACANZA.
Era talmente facile lavorare a Tel Aviv che, quando ho passato il confine con la Giordania, non mi so nemmeno arrabbiata per le connessioni lente o per la mancanza di cafè adatti al lavoro: sono semplicemente entrata nel flusso, e mi sono lasciata rapire. Il computer mi ha seguito sempre, ma è stato usato molto meno e per diverse motivazioni. Insomma, senza nemmeno deciderlo prima, mi sono trovata a separare nettamente i due luoghi, un po’ come separerei una giornata in momenti lavorativi e di svago.
Che possa questa combo diventare un nuovo puntino nelle mappe internazionali dei nomadi digitali?