26 Ottobre 2022 | Alberto Mattei
News dal Mondo dei Nomadi Digitali: Dicembre 2018
Una raccolta di news e curiosità interessanti sul mondo dei nomadi digitali apparse questo mese sul Web
Che cosa è News dal Mondo dei Nomadi Digitali?
Quello dei Nomadi Digitali è un movimento globale in evoluzione e crescita continua. Ogni giorno nella rete vengono pubblicate migliaia di news, informazioni e curiosità che riguardano il mondo dei nomadi digitali. Spesso è veramente difficile rimanere aggiornati su tutto quello che avviene.
Per questo motivo ogni mese ho deciso di creare e pubblicare una piccola raccolta di curiosità e news interessanti, apparse nella blogsfera e pubblicate sui diversi siti internazionali.
Friends drinking coffee and chatting in cafe © Di Rawpixel.com/Shutterstock
Ecco la raccolta di news e curiosità interessanti sul mondo dei nomadi digitali apparse questo mese sul Web
1) Uno Stile di Vita Minimalista
In questo articolo pubblicato su Medium, Jennifer Taylor Chan, racconta di come la scelta di intraprendere uno stile di vita minimalista l’abbia portata ad essere una persona più felice, più sana e in pace con se stessa.
L’autrice sostiene che adottare uno stile di vita minimalista sia un viaggio molto personale, diverso per ognuno di noi e non riguarda unicamente il decidere di possedere meno cose.
Scegliere il minimalismo come stile di vita, significa eliminare o ridurre tutto quello (beni materiali e non), che non contribuiscono a dare più valore alla nostra esistenza, ma al contrario l’appesantiscono. Solo eliminando tutto il superfluo e le cose meno importanti è possibile fare spazio a quelle che invece contano davvero. Quelle che ci aiutano a vivere meglio e più felici. Il minimalismo è un’azione di sottrazione, ma in realtà serve per aggiungere valore alla nostra esistenza.
Jennifer Taylor Chan scrive: “Per me, adottare il minimalismo ha significato un cambiamento di mentalità. Silenziare un mondo che stava diventando sempre più frenetico, calmando i milioni di pensieri che fluivano nella mia mente. Mi sono data il permesso di rallentare e prendere un respiro. Ad un tratto ho scoperto che l’unico modo per sopravvivere era rendere la mia vita il più semplice possibile”.
Riducendo il numero di decisioni che prendo, evitando l’acquisto e il consumo come sostituto della felicità, stabilendo sistemi semplici per le cose -come i miei pasti e il mio denaro- posso concentrarmi maggiormente sulle cose che contano davvero: salute, lavoro e amore. Questo mi ha reso più felice, più calma e ora mi sento molto più libera.
Puoi leggere qui l’articolo originale: A Minimalist Lifestyle
2) I Nomadi Digitali Sono in Aumento
In questo articolo pubblicato su Raconteur, magazine online specializzato nella produzione di contenuti per i leader aziendali, l’autore Mark Frary riporta alcune testimonianze di come: mentre il lavoro da remoto va sempre più forte e i nomade digitali crescono ogni giorno di più, le aziende stentano ad recepire questa nuova tendenza.
Secondo un’indagine sulla forza lavoro dell’UE, il lavoro da remoto è in forte incremento nel vecchio continente. Negli Stati Uniti, secondo la Gallup, il numero di lavoratori a distanza è passato dal 39 al 43 per cento tra il 2012 e il 2016. Nel Regno Unito i dati dell’ONS riportano che 2,6 milioni di persone lavorano da luoghi diversi rispetto ad un ufficio tradizionale.
Molte aziende però non sono ancora convinte dell’efficacia di queste nuove modalità di lavoro flessibili e da remoto. Alcune stanno addirittura provando a invertire questo trend, tornando a modelli di lavoro tradizionali basati sulla presenza fisica in ufficio. Nonostante però questa apparente battuta d’arresto, la tribù dei Nomadi Digitali continua a crescere esponenzialmente a livello globale.
Pieter Levels, fondatore di Nomad List, afferma: “Penso che molti millennial e Gen Z abbiano una forte opposizione al classico stile di vita e lavoro che fino ad ora gli è stato prospettato: andare a scuola, studiare, ottenere un lavoro d’ufficio, trovare un partner, comprare una casa di proprietà, avere figli e vivere nello stesso luogo per tutto il resto della propria vita!
La verità è che fino ad ora non era mai stato possibile lavorare e vivere in luoghi diversi allo stesso tempo. Abbiamo avuto lavoratori espatriati, ma generalmente erano professionisti che venivano trasferiti in una filiale estera dalla compagnia per la quale lavoravano. Ora invece abbiamo persone che, grazie alle tecnologie digitali, possono gestire le proprie attività professionali da qualsiasi parte del mondo loro decidano di farlo. Alcuni sono dipendenti da remoto che vivono a migliaia di chilometri e lavorano per aziende di San Francisco, New York o Tokyo, altri sono imprenditori o freelance che lavorano a distanza con clienti in tutto il mondo.
La tecnologia facilita questi processi. Wi-Fi e reti mobili hanno portato Internet nelle aree più remote del nostro Pianeta. Al tempo steso gli strumenti di collaborazione hanno reso possibile fare “business as usual” da località insolite.”
Giles, direttore della The Work Foundation spiega i motivi per i quali; nonostante il grande desiderio delle persone di lavorare in modo più flessibile e da remoto, nelle aziende l’adozione di questi modelli lavorativi è ancora molto lenta.
” Molte aziende sono bloccate in abitudini e pratiche radicate da molto tempo. Queste sono difficili da sradicare e da cambiare. Se le aziende decidessero di abbracciare il nomadismo digitale, dovrebbero infatti modificare radicalmente il modo in cui gestiscono le persone. Dovrebbero imparare a gestire i loro dipendenti e collaboratori in un modo completamente diverso rispetto a come hanno fatto sino ad ora. I manager dovrebbero usare le tecnologie digitali per mantenere un contatto regolare con i propri collaboratori, ma non per controllare che essi siano realmente seduti ad una scrivania a lavorare, ma piuttosto per valutare ciò che loro stanno effettivamente producendo”.
Se ti interessa approfondire puoi leggere qui l’articolo originale: Rise of the Digital Nomad
3) Cinque Strategie per Viaggiare Senza Stress
Geoffrey Morrison, lavora da remoto e vive da anni come nomade digitale. In questo articolo pubblicato nella sezione travel del “The New York Times”, condivide cinque consigli utili per ridurre lo stress quando si decide di viaggiare per il mondo.
Impacchettare Meno
“Ho passato 4 mesi e mezzo lontano da casa con un solo zaino. Essere mobili e più leggeri quando si viaggia è meravigliosamente liberatorio.” Meglio portarsi dietro poche cose e prevedere qualche dollaro in più per pagare un servizio di lavanderia ad esempio, piuttosto che appesantire il proprio bagaglio con tanti vestiti e accessori pesanti.
Pianificare Meno
“Questo è un altro suggerimento apparentemente controintuitivo, ma se pianifichi meno sarai meno stressato”. Sicuramente quando si viaggia, avere un elenco di cose da fare e luoghi da visitare è giusto. Ma per evitare lo stress è molto importante essere flessibili con se stessi e pianificare il meno possibile. Pianificare meno spostamenti consente ad esempio di poter rimanere più a lungo in quei luoghi che ci piacciono e andarcene via presto da quelli che invece non ci piacciono.
Rallentare
“Questo è difficile. Potrà sembrarti una predica e mi dispiace! Ma programmare di visitare 15 città in 14 giorni ti renderà stressato e infelice”. E’ importante trascorrere almeno qualche giorno in ogni luogo dove scegli di andare. Solo così è possibile decidere se vuoi restare o vuoi spostarti da qualche altra parte. Ognuno di noi chiaramente ha i suoi ritmi, ma cambiare alloggio ogni giorno è molto stressante e presto finisce per esaurirci.
Mantenere il Telefono Funzionante
“Nel caso ne sentissi il bisogno, quando sei in viaggio spegni la posta e le notifiche di lavoro, ma mantieni sempre attivo il tuo accesso a Internet. Google Maps, Google Traduttore, sono strumenti molto utili, oltre chiaramente a quelle applicazioni di messaggistica che ti permettono di rimanere in contatto con le persone che sono a casa”.
Installare le App Giuste
“Ho solo una manciata di “applicazioni di viaggio” di cui non posso fare a meno. Google Maps e Translate sono ovvi. Entrambe funzionano anche offline se scarichi determinati contenuti in anticipo. Un servizio molto utile è Rome2Rio. Questa app può aiutarti ad arrivare praticamente ovunque, con qualsiasi mezzo disponibile: autobus, traghetto, treno o aereo.”
Puoi leggere qui l’articolo originale: Five Strategies for Stress-Free Travel
4) 10 Tendenze del Lavoro da Remoto che Domineranno nel 2019
Abdullahi Muhammed in questo articolo pubblicato sul magazine Forbes, spiega come il lavoro da remoto non sia più un privilegio, ma piuttosto una modalità operativa per almeno il 50% della popolazione degli Stati Uniti. I datori di lavoro tradizionali sono finalmente saliti a bordo e pronti a proporre contratti e opportunità di lavoro più flessibili e da remoto, ai propri dipendenti. Nel 2019 questa tendenza si rafforzerà ulteriormente a livello globale, ecco perchè:
1. Le aspettative dei datori di lavoro in merito alle competenze digitali si estendono a tutti i settori.
La domanda di professionisti esperti di tecnologia digitale si estende ben oltre il settore di sviluppo del software. Ora le aziende si aspettano che tutti i propri dipendenti siano preparati e si sentano a proprio agio nell’utilizzo di diversi tipi di strumenti digitali, anche per le posizioni entry-level e in misura maggiore per i dipendenti che lavorano da remoto.
2. I giorni “in-the-office” possono diventare più popolari
I datori di lavoro stanno finalmente iniziando ad affrontare il tema del benessere e della felicità dei dipendenti, molto più seriamente. Al tempo stesso la sfida più grande da vincere è superare il problema dell’isolamento personale e professionale per chi lavora da remoto. Questo rimane uno dei principali problemi. Per risolverlo alcune aziende stanno incoraggiando i propri dipendenti a tornare in ufficio almeno una volta alla settimana. Questa strategia sta dando risultati positivi. I dipendenti tendono ad essere più impegnati e più soddisfatti rispetto ai loro colleghi che lavorano sempre in ufficio e anche di quelli che lavorano esclusivamente da remoto.
3. La sicurezza informatica sul posto di lavoro si sposterà a monte
Quest’anno, molte aziende sono cadute preda di attacchi di cybersecurity e hanno riportato massicce violazioni dei propri dati. Nel 2019, le aziende svilupperanno politiche di sicurezza unificate sia per i dipendenti interni che per quelli remoti. Limitando ad esempio l’accesso ai dati sensibili a coloro che cercano di accedervi da reti Wi-Fi pubbliche e utilizzando strumenti di sicurezza di nuova generazione, in particolare quelli basati su tecnologia blockchain.
4. I datori di lavoro dovrebbero iniziare ad affrontare i “problemi di fiducia”
Promuovere una maggiore trasparenza, maggiore dialogo e nuove modalità di collaborazione tra i team remoti e quelli interni alle aziende, è quello su cui si sta lavorando maggiormente in questo momento e dovrebbe diventare la norma a partire dal 2019.
5. Avere una specializzazione è d’obbligo
L’era dei generalisti è finita. La maggior parte dei datori di lavoro è ora in cerca di talenti con competenze specifiche: il 78% dei responsabili delle risorse umane ha affermato che le competenze richieste diventeranno sempre più di nicchia nei prossimi 10 anni. La maggior parte dei datori di lavoro è pronta a pagare stipendi più alti per assumere e mantenere un candidato remoto. In questo modo potranno avere accesso anche a quelle specifiche competenze che non riescono a reperire a livello locale.
6. Le modifiche alla legislazione possono portare a opportunità di lavoro più remote
Le modifiche contabili alla FASB / IASB negli Stati Uniti avranno effetto dal 1° gennaio 2019 e interessando tutte le società che noleggiano immobili commerciali. Molti saranno costretti a cercare soluzioni alternative per i loro uffici. Come strategia di ottimizzazione dei costi, molte aziende sceglieranno di assumere personale su base remota.
7. Più formazione per il personale remoto
Quest’anno i datori di lavoro hanno finalmente riconosciuto che la mancanza di opportunità significative di apprendimento e crescita professionale dei propri dipendenti, porta a tassi di abbandono molto elevati. I programmi di micro-apprendimento e di autoapprendimento hanno iniziato così ad avere un maggiore incremento all’interno dei programmi aziendali. Nel 2019 questa linea di pensiero si estenderà anche a professionisti e team che lavorano da remoto.
8. Preparati per competere con la Generazione Z
Entro il 2020, la Generazione Z (i nati dal 1995 fino al 2013) costituirà il 36% della forza lavoro globale. Essendo nativi digitali, cresciuti in una società incentrata sull’Internet, i giovani appartenenti a questa generazione sono a loro agio con le nuove tecnologie e cercano soluzioni di lavoro più flessibili e da remoto, rispetto a percorsi di carriera più tradizionali all’interno di aziende localizzate.
9. I remote worker nomadi troveranno nuove basi
Gli spazi di co-working sono diventati l’habitat naturale del professionista che lavora da remoto. Nel 2019
si svilupperà la tendenza di creare nuovi spazi di lavoro condiviso che offriranno anche delle nuove soluzioni abitative temporanee, per soddisfare l’esigenza di quei professionisti che amano lavorano da remoto spostandosi per il mondo.
10. Il lavoro a distanza dovrebbe aumentare nel 2019
Le aziende di tutto il settore pubblico e privato riconoscono sempre più i vantaggi derivanti dall’assunzione e dal mantenimento di lavoratori da remoto. Le tendenze della società con Millennials e Gen Z spingono sempre più aziende ad adottare politiche di lavoro più flessibili e a consentire il lavoro a distanza. Se si prevede di passare al lavoro a distanza, il 2019 potrebbe essere proprio il momento giusto per farlo.
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Puoi leggere qui l’articolo originale: 10 Remote Work Trends That Will Dominate 2019
5) Sei Consigli per Essere Un Lavoratore da Remoto Felice e Produttivo
I ricercatori Paul N. Frater e Lauren L. Sullivan in questo post pubblicato su “Science” raccontano la loro esperienza con il lavoro da remoto e condividono sei utili consigli per essere un remote worker felice e produttivo.
“Eravamo estasiati quando i nostri supervisori ci hanno permesso di lavorare da remoto….Amici e compagni ai tempi della scuola di specializzazione, non avevamo mai lavorato insieme. Le nostre vite avevano però preso una svolta simile”.
Paul, uno scienziato dell’agenzia statale, nei giorni feriali viveva lontano da sua moglie. Ogni venerdì lasciava il suo ufficio e si faceva 3 ore di macchina per tornare a casa e riuscire a trascorrere il week end con sua moglie, incinta del loro primo figlio. Paul sapeva che quella situazione sarebbe presto diventata insostenibile.
Lauren, appena sposata, viveva in uno stato diverso da quello di suo marito ed era stanca di mantenere una relazione a distanza.
“Le nostre carriere professionali ruotavano attorno all’analisi dei dati e alla scrittura, quindi il nostro lavoro era fattibile da remoto. Questa sembrava la soluzione ideale per noi”.
Entrambi hanno iniziato a lavorare da casa, hanno però dovuto lottare molto contro l’isolamento professionale e per riuscire a mantenere la giusta concentrazione evitando di essere risucchiati in faccende domestiche.
“Non avevamo intenzione di rinunciare al lavoro remoto, ma avevamo bisogno di modi migliori per farlo. Io e Lauren abbiamo iniziato così a scriversi e a condividere reciprocamente le sfide e i metodi che sperimentavamo per rimanere produttivi lavorando da casa. Ci siamo confrontati tra di noi e con altri 16 professionisti che hanno intrapreso il nostro stesso percorso.”
Da questo confronto, Paul e Lauren hanno generato una lista di consigli e suggerimenti utili per lavorare da remoto nel miglior modo possibile.
Impostare Obiettivi Realistici
Quando non hai un capo alle spalle, diventi tu il tuo supervisore. L’impostazione di piccole attività quotidiane, realmente gestibili, è l’unico modo per raggiungere i tuoi obiettivi a lungo termine. Assicurati di essere responsabile e realista con te stesso. Cerca di programma la tua check-in insieme a un supervisore o ad un collega.
Essere Coerente
Svegliati ogni mattina ad un orario prestabilito, cambiati il pigiama e mantieni un programma di lavoro regolare. Insomma agisci come se dovessi andare in ufficio, perché dopo tutto, e come se tu lo stessi facendo realmente!”.
Ridurre le Distrazioni
Non lasciare che il bucato, la lavastoviglie, la pulizia e le altre faccende domestiche consumino la tua giornata lavorativa. Proteggiti dalle interruzioni sociali e familiari! Alcune persone sembrano pensare che se lavori da remoto, puoi fare tutto ciò che vuoi in qualsiasi momento della giornata.
Creare Uno Spazio di Lavoro Discreto
Quando lavori da remoto, stai lavorando sia mentalmente che fisicamente. Anche in casa avere un spazio separato dedicato al lavoro, aiuta molto. Se ciò non è possibile, cerca di sistemare i tuoi mobili in un modo da separare il tuo spazio lavorativo da quello non lavorativo.
Premiare la Produttività
Se porti a termine un’attività, o rimani produttivo per un’ora o due, concediti una pausa di 15 minuti. Prendi una tazza di caffè, fai una passeggiata, naviga in Internet, gioca con il tuo cane o fai qualcos’altro che ti piace e ti aiuti a distrarti.
Valorizzare L’Interazione Umana
Può essere difficile interagire con altri professionisti o colleghi mentre lavori da casa. Esci e partecipa a riunioni e conferenze. Pianifica delle video chiamate con altri professionisti o colleghi e comunica con loro tramite Slack. Considera di passare qualche ora a settimana lavorando in un ambiente sociale, come una caffetteria o uno spazio di coworking.
Puoi leggere qui l’articolo originale: Six Tips for Happy, Productive Remote Working
Immagine di Copertina: Shutterstock
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