22 Novembre 2023 | Nicholas Croci
Saggio Breve su Coworking e Nomadismo Digitale
Come e perchè il nomadismo digitale e gli spazi di coworking possono essere un binomio vincente per chi lavora da remoto senza vincoli di spazio.
Photo CoWomen / Unspalsh
Coworking e Nomadismo Digitale: Due Filosofie Complementari
Le trasformazioni del mondo lavorativo causate dall’avvento della pandemia hanno condotto, negli ultimi anni, all’esplorazione o meglio al perfezionamento di modalità professionali alternative, che sapessero venire incontro alle nuove necessità di aziende e dipendenti.
Tra queste, vorrei soffermarmi sulla crescita del numero di spazi dedicati al coworking, che ritengo fondamentale anche e soprattutto nell’ottica del fenomeno del nomadismo digitale.
Coworking: Nascita e Sviluppo
Il concetto di coworking, inteso come spazio fisico condiviso da lavoratori indipendenti, nasce nel 2005 con Brad Neuberg, fondatore della Hat Factory in un loft di San Francisco. Da quel momento in poi il numero di coworking nel mondo è aumentato esponenzialmente.
Anche in italia, specialmente nel corso dell’ultimo quinquennio, il modello ha saputo espandersi e gli spazi dedicati al lavoro condiviso si sono rapidamente moltiplicati.
Un’indagine dell’ENEA, svolta nel 2017, rivelava infatti la presenza di 578 coworking su suolo nazionale; un numero che, come testimonia un report di Italian Coworking datato dicembre 2019, ha registrato un incremento di più del 20% in tre anni (arivando a circa 700 unità), per poi attestarsi oltre gli 800 centri lavorativi a fine gennaio 2021.
Al momento i coworking sono concentrati soprattutto nelle grandi città (innanzitutto Milano e Roma, seguite da Firenze, Torino e Bologna), ma il numero di spazi di lavoro flessibili sta crescendo in tutto il Paese.
Coworking: i Vantaggi
È innegabile che il modello coworking rechi con sé considerevoli vantaggi per i professionisti che scelgono di adottarlo. Ti indico i principali.
- Socialità: Gli spazi di coworking aiutano la socialità poichè, seppur con modalità differenti da un tradizionale ufficio, offre notevoli opportunità di incontro, scambio e arricchimento reciproco tra professionisti indipendenti.
- Flessibilità: buona parte dei coworking sono spazi aperti tutti i giorni della settimana. Una caratteristica che mi sembra particolarmente importante da evidenziare, dal momento che garantisce una considerevole flessibilità organizzativa e gestionale.
- Costi: uno dei maggiori punti di forza del modello coworking è l’abbattimento dei costi. Lavoratori pendolari e liberi professionisti devono infatti affrontare un certo numero di spese (relative ai trasporti, all’affitto di uffici o a un aumento dei consumi domestici). Noleggiare una postazione di lavoro rappresenta dunque un’occasione di risparmio economico che, a mio parere, non può essere sottovalutata.
Coworking: Prezzi
Mi soffermo allora ad analizzare brevemente il versante economico del fenomeno, per meglio comprenderne funzionamento e agevolazioni.
Affittare una postazione in un coworking rappresenta, come già sottolineato, un’opportunità di risparmio. È altresì vero che i costi possono variare in considerazione di taluni fattori, a partire dalla città in cui è localizzato il centro lavorativo e lo specifico spazio offerto dallo stesso.
In linea generale si può tuttavia affermare che i prezzi – considerata una forbice tra i 10 e i 35 euro giornalieri – si aggirino intorno ai 25 euro per postazione. Cifre che, generalmente inferiori a quelle dell’affitto di un ufficio, sono per altro comprensive di tutte quelle spese accessorie a carico dei gestori del coworking (utenze, pulizie).
Naturalmente voglio evidenziare quanto l’opzione coworking rappresenti una soluzione privilegiata per lavoratori abituati a viaggiare e spostarsi con una certa frequenza. Ragion per cui, accanto all’affitto giornaliero, i coworking mettono a disposizione tariffe e abbonamenti di natura flessibile, così da venire incontro alle più disparate esigenze (da quote mensili a speciali carnet appositamente pensati per un determinato numero di ingressi).
Consigli ai Nomadi Digitali
Il coworking, come ho sottolineato, è una tendenza in forte crescita, soprattutto tra i nomadi digitali. Questi professionisti, che si muovono liberamente in qualsiasi parte del mondo, possono trovare negli spazi di coworking un’ottima soluzione per continuare a mantenere il proprio stile di vita. Ecco dunque alcuni consigli per i nomadi digitali:
- Scegli lo spazio di coworking giusto: Non tutti gli spazi di coworking sono uguali. Esistono diversi tipi di spazi, con diverse offerte e servizi. Prima di scegliere uno spazio, è importante informarsi sulle sue caratteristiche e sulle sue tariffe.
- Considera la tua destinazione: Se sei un nomade digitale, potresti voler scegliere uno spazio di coworking situato in una città o in un paese che ti interessa visitare.
- Prenditi del tempo per ambientarti: Se sei nuovo del coworking, potresti sentirti un po’ spaesato all’inizio. Dedica un po’ di tempo per esplorare lo spazio e conoscere gli altri membri. Il coworking è, come dicevo, un’ottima opportunità per incontrare nuove persone e creare contatti professionali. Non aver dunque paura di socializzare e di partecipare alle attività organizzate dallo spazio
- Prenditi cura della tua salute e del tuo benessere: Lavorare da remoto o comunque essere in costante movimento può non essere sempre così facile. È importante prendersi cura di sé, sia fisicamente che mentalmente. In uno spazio di coworking, grazie alle conoscenze che farai, puoi essere aiutato anche nella gestione di tempo ed energie.
Coworking e Nomadismo: la Vision di NotOnlyDesk
Per me e per il team di NOD Smart working e coworking rappresentano le basi fondanti di una vision basata sul primario obiettivo di rivoluzionare il mondo professionale.
Sebbene dunque il mio punto di patenza e di analisi sia quello lavorativo, voglio come sempre ricordare che questi miei consigli e disamine non si rivolgono esclusivamente ad aziende e loro dipendenti. Anzi in questo caso specifico credo che la filosofia del coworking possa essere abbracciata proprio da quanti si definiscono nomadi digitali, vivendo cioè in modo flessibile e con la libertà di potersi spostare altrove se e quando ne sentano il bisogno.
Invito insomma a pensare al coworking più a un punto di ritrovo che a un luogo di lavoro; una dimensione in cui chi ha fatto del nomadismo il propriostile di vita, possa fermarsi anche solo per qualche ora e arricchirsi anche e soprattutto dal punto di vista umano, per poi ripartire.