6 Dicembre 2024 | Alberto Mattei
Resoconto del Primo Workation-Camp in Italia per Remote Worker e Aspiranti Nomadi Digitali
A Montalto Uffugo in Calabria, dal 12 al 19 Maggio, si è tenuto il primo Workation-Camp in Italia per remote worker e aspiranti nomadi digitali. Ecco le immagini e il racconto di questa magnifica esperienza condivisa.
Photo Credit © Francesco Cristiano
“Non ho mai compreso a fondo le motivazioni di chi desidera tornare a casa mentre è ancora in movimento,senza essere preso da un senso di vertigine.” Valentina Pigmei
Ci sono delle esperienze che vanno raccontate subito, a caldo, e ce ne sono altre che, invece, richiedono un tempo di interiorizzazione, di rielaborazione emotiva, per emergere in tutta la loro importanza.
Il primo Workation-Camp per remote worker e aspiranti nomadi digitali rientra in questa seconda categoria.
Non è facile descrivere a parole un flusso così intenso di emozioni, vissute in una settimana di coliving, di viaggio e di formazione, condivisa con altri remote worker professionisti, imprenditori e aspiranti nomadi digitali.
Proverò a farmi aiutare dalle immagini del bravissimo videomaker e fotografo Francesco Cristiano e dalle testimonianze di tutti i partecipanti a questa magnifica esperienza.
Cosa è Stato il Workation-Camp per Remote Worker e Aspiranti Nomadi Digitali?
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1) Una sfida
Quattro professionisti e imprenditori, che condividono gli stessi valori e la stessa visione, hanno deciso di unirsi e organizzare un’esperienza non convenzionale. Vivere, lavorare e viaggiare insieme per una settimana, con altri remote workers e aspiranti nomadi digitali.
Obiettivo: vivere un’esperienza condivisa per sperimentare lo stile di vita da nomade digitale, creare nuove relazioni, crescere personalmente e professionale al di fuori dei circuiti tradizionali, conoscere e valorizzare un territorio.
Photo Credit © Francesco Cristiano
2) Un viaggio
Alla scoperta di un territorio e di noi stessi! Abbiamo visitato luoghi e osservato da fuori la nostra vita, per vederla da un’altra prospettiva così da capire meglio cosa valorizzare e cosa invece è meglio allontanare.
Photo Credit © Francesco Cristiano
3) Un’avventura
Siamo usciti dalla routine e dai percorsi già tracciati, per metterci alla ricerca di nuovi sentieri e di nuove strade da percorrere. Lo abbiamo fatto ogni giorno, in ogni luogo e in ogni momento del nostro stare insieme.
Photo Credit © Francesco Cristiano
4) Un’esplorazione
Di noi stessi e del territorio che ci ha ospitato, che abbiamo vissuto a 360° attraverso una relazione autentica con le persone che lo abitano.
Photo Credit © Francesco Cristiano
5) Un cantiere di idee
Il Workation Camp è stato: scambio di parole, esperienze, competenze, visioni e progetti futuri. Un percorso partecipativo per incontrare quello spazio fuori e dentro di noi dove le idee migliori nascono e si amplificano, grazie alle relazioni e alla condivisione.
Photo Credit © Francesco Cristiano
6) Un esperimento di formazione esperienziale
L’apprendimento è un tesoro che ci seguirà ovunque. Tutte le attività svolte sono state metafore di situazioni reali di vita (sia personale che professionale), di un remote worker e nomade digitale. Situazioni nelle quali bisogna imparare a scegliere, a gestire risorse limitate, scadenze e livelli motivazionali differenti.
Photo Credit © Francesco Cristiano
7) Una crescita personale e professionale
Individuale, collettiva, personale e professionale. Siamo partiti dal presupposto che nessuno può cambiare la nostra vita, se non siamo noi a volerlo. Abbiamo iniziato così a porci alcune domande: su cosa realmente ci impedisce di sentirci liberi e felici? Su cosa vogliamo cambiare della nostra vita e quali sono le sensazioni e le esperienze che vorremmo vivere.
Photo Credit © Francesco Cristiano
6) Serendipità
Serendipità significa fare nuove scoperte per caso, oppure trovare una cosa mentre se ne sta cercando un’altra e questo ci provoca felicità. Questo è esattamente quello che è avvenuto durante il workation-camp.
Photo Credit © Francesco Cristiano
Il Workation Camp è stato: scambio di parole, esperienze, competenze, visioni e progetti futuri. Un percorso partecipativo per incontrare quello spazio fuori e dentro di noi dove le idee migliori nascono e si amplificano, grazie alle relazioni e alla condivisione.
Photo Credit © Francesco Cristiano
L’apprendimento è un tesoro che ci seguirà ovunque. Tutte le attività svolte sono state metafore di situazioni reali di vita (sia personale che professionale), di un remote worker e nomade digitale. Situazioni nelle quali bisogna imparare a scegliere, a gestire risorse limitate, scadenze e livelli motivazionali differenti.
Photo Credit © Francesco Cristiano
Individuale, collettiva, personale e professionale. Siamo partiti dal presupposto che nessuno può cambiare la nostra vita, se non siamo noi a volerlo. Abbiamo iniziato così a porci alcune domande: su cosa realmente ci impedisce di sentirci liberi e felici? Su cosa vogliamo cambiare della nostra vita e quali sono le sensazioni e le esperienze che vorremmo vivere.
Photo Credit © Francesco Cristiano
Serendipità significa fare nuove scoperte per caso, oppure trovare una cosa mentre se ne sta cercando un’altra e questo ci provoca felicità. Questo è esattamente quello che è avvenuto durante il workation-camp.
Photo Credit © Francesco Cristiano
Cosa Abbiamo Fatto in Questo Primo Workation Camp
Una settimana di coliving
Roberta ci ha ospitato nella sua Home for Creativity. Un coliving filosofico, una residenza condivisa affacciata sulla meravigliosa Valle del Crati che si apre davanti ai monti della Sila. Abbiamo sperimentato in prima persona un nuovo modo di co-abitare ispirato in cui le principali pratiche della share economy si incontrano per valorizzare le relazioni umane, il talento, le tradizioni, il sapere antico e contemporaneo dell’ospitalità.
Photo Credit © Francesco Cristiano
Photo Credit © Francesco Cristiano
Photo Credit © Francesco Cristiano
Photo Credit © Francesco Cristiano
Abbiamo meditato e fatto yoga della risata
Giovanni oltre ad essere un imprenditore, nomade digitale e uno dei maggiori esperti di felicità al lavoro, è anche maestro di meditazione trascendentale e di yoga della risata. Grazie a lui le nostre giornate sono iniziate con momenti di meditazione guidata, di rilassamento e con delle sonore risate di gruppo. Un’esperienza in grado di sbloccarci e di cambiare profondamente noi stessi, il nostro modo di approcciare la vita e modificare il corso della giornata rendendoci più lucidi, focalizzati e produttivi.
Photo Credit © Francesco Cristiano
Photo Credit © Francesco Cristiano
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Abbiamo lavoro, imparato e progettato insieme
Abbiamo creato una rottura netta rispetto al passato e ai tradizionali criteri di apprendimento e di formazione, basati su approcci teorico-metodologi e auto-referenziali. Abbiamo cercando invece di restituire centralità ai nostri sogni e ai nostri bisogni. Lo abbiamo fatto valorizzando visioni, desideri e ambizioni personali, attraverso un percorso condiviso di formazione esperienziale, in grado di promuovere prima di tutto la consapevolezza in tutti i processi di apprendimento e nelle pratiche di cambiamento.
Photo Credit © Francesco Cristiano
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Cos’altro Abbiamo Fatto?
Siamo andati alla scoperta del territorio e delle sue eccellenze
Insieme ai ragazzi di River Tribe, che a Laino Borgo, in un angolo di natura emozionante nel parco nazionale del Pollino, hanno creato una magnifica community di persone libere e felici che vivono a contatto con la natura, abbiamo abbracciato una quercia monumentale e sperimentato il river tubbing sul fiume Lao. Le risate e le ‘scuffiate’ non sono mancate nemmeno stavolta.
Photo Credit © Francesco Cristiano
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Abbiamo visitato il centro di Montalto Uffugo insieme alle ragazze del Le Vie della Perla, un tour operator specializzato per viaggi in Calabria.
Photo Credit © Francesco Cristiano
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ClementinaBike ha organizzato per noi un bike tour tra i tipici giardini di Clementine, campi di liquirizia, colline d’ulivi, tra la foce del Crati e l’antica città di Sibari.
Photo Credit © ClementinaBike
Photo Credit © Francesco Cristiano
Photo Credit © Francesco Cristiano
Con Giuseppe Palmieri narratore del gusto
e vice presidente della fondazione italiana sommelier Calabria, oltre a degustare vini straordinari, abbiamo giocato con aromi e profumi in un matrimonio perfetto tra sapore e sapere.Photo Credit © Francesco Cristiano
Photo Credit © Francesco Cristiano
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Photo Credit © Francesco Cristiano
Grazie al grande Fabio Cinque musicista poliedrico e fondatore del bellissimo progetto Suoni Erranti (laboratorio di contaminazione musicale), abbiamo ascoltato bellissima musica e abbiamo anche saputo che i Puffi hanno messo incinta Barbie…. ma questa è un’altra storia!
Photo Credit © Francesco Cristiano
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Abbiamo mangiato e bevuto di tutto
Abbiamo avuto il piacere di gustare le specialità della cucina locale, preparate con maestria e infinita passione dal mitico “homer Roberto”, seguendo antiche ricette tradizionali e utilizzando unicamente prodotti artigianali dei piccoli produttori e allevatori locali. Oltre chiaramente a verdure e ortaggi coltivate direttamente da Roberto nell’orto di casa.
Photo Credit © Francesco Cristiano
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Abbiamo avuto il piacere e l’onore di conoscere Ivano Trombino, produttore locale di liquori rurali e proprietario del “Vecchio Magazzino Doganale”, una giovanissima azienda che affonda però le sue radici su tradizioni antichissime ed eredità di famiglia. Una sera Ivano è venuto a trovarci alla “Home” per raccontarci la sua bellissima storia e farci degustare le sue produzioni alcoliche d’eccellenza.
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Tra questi prodotti di eccellezza il “Jefferson” merita una citazione particolare. Premiato come migliore liquore del mondo al contest World’s Drink Awards, Jefferson è un amaro importante fatto con bergamotto, arancia, pompelmo, rosmarino, origano, insomma un vero liquore mediterraneo che sa di Calabria! A noi è piaciuto molto, forse troppo… ne abbiamo bevuto in quantità industriale!
Photo Credit © Francesco Cristiano
Abbiamo fatto social dinner
Le nostre cene alla Home for Creativity sono state social, aperte alle persone del luogo. Seduti allo stesso tavolo i vari ospiti, che fra loro non si conoscono, decidono di trascorrere una serata assieme per parlare, scambiare idee, sogni e pensieri.
Photo Credit © Francesco Cristiano
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Abbiamo ballato, festeggiato e ci siamo divertiti un sacco!
L’ultima cena del Workation Camp è diventa una festa. Abbiamo deciso di darci alle danze tipiche, al vino e alla goliardia. Chi meglio di Unical Tarantelle & Vino e i ragazzi di Felici & Conflenti poteva rendere questa serata unica e inimitabile. E’ stata una grande opportunità per scoprire suoni dal fascino antico a contatto con gli attori che tramandano queste tradizioni, salvaguardando al tempo stesso un patrimonio culturale in via di estinzione.
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Ecco Cosa Ci Ha Detto Chi Ha Partecipato al Nostro Workation Camp
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