29 Marzo 2024 | Giovanni Filippi
Nasce l’Associazione Italiana Nomadi Digitali “ETS”
Nasce ufficialmente l'Associazione Italiana Nomadi Digitali! Un ente no profit del terzo settore. Scopri qui quali sono gli obiettivi che vuole perseguire, quali saranno le prossime attività e come entrare in contatto con noi.
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Era nell’aria già da tempo, ma adesso è ufficiale: è nata l’Associazione Italiana Nomadi Digitali, un ente del terzo settore che punta a promuovere il nomadismo digitale e incentivare la cultura del lavoro da remoto nel nostro Paese, con l’obiettivo di migliorare la qualità di vita dei lavoratori, attrarre in Italia professionisti nomadi digitali da tutto il mondo e generare un impatto socio economico positivo sui nostri territori.
La decisione è nata da un gruppo di professionisti che fanno parte della community di Nomadi Digitali®, per aiutare e sostenere un processo di rinnovamento e innovazione nel nostro Paese.
Io sono uno dei soci fondatori e se hai qualche minuto da dedicarmi desidero raccontarti come e perché siamo arrivati a questa decisione, così che anche tu, se condividi la nostra visione, possa decidere di unirti a noi! 🙂
Per noi il Nomadismo Digitale non rappresenta solo una grande opportunità per migliorare il nostro modo di vivere e lavorare, ma anche come un’occasione di sviluppo e di innovazione sociale per l’Italia intera!
Pensa a quante opportunità si potrebbero creare se il nostro Paese diventasse una destinazione attraente per i remote worker e i nomadi digitali di tutto il mondo!
Un movimento di persone libere di vivere e lavorare ovunque, in grado di alimentare la contaminazione e lo scambio di idee in tanti settori. E non solo! Potrebbe aiutare a invertire la tendenza che sta portando allo spopolamento di tante zone d’Italia. Per prima cosa permettendo alle persone che già ci abitano di non doversi più trasferire nei grandi centri o all’estero. E poi attraendo professionisti con esperienze e competenze che sarebbero altrimenti difficili da reperire in loco.
L’obiettivo è ambizioso, ma pensiamo che in questo momento storico ci siano i presupposti adatti affinché questo modo di vivere e di lavorare possa diffondersi e portare i suoi frutti.
Perché pensiamo questo? Facciamo un passo indietro a qualche mese fa.
Qual è la reale consapevolezza del fenomeno “nomadi digitali” in Italia?
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Ho incontrato Alberto Mattei e altri ragazzi che fanno parte di questa community quando il termine “nomade digitale” era ancora semi-sconosciuto e legato per di più allo stereotipo del ragazzo giovane che vive girando per il mondo con lo zaino sulle spalle.
Ma più avevo a che fare con persone che si definivano tali e più avevo la percezione che questo movimento fosse composto da figure professionali con background molto diversi tra loro!
Poi è arrivata la pandemia: dopo un primo momento di shock nel quale tutti siamo stati destabilizzati, si è iniziato pian piano a parlare di smart working, lavoro da remoto, … di nomadi digitali!
Ne ero particolarmente felice (ho scritto anche un articolo a riguardo la scorsa estate!), ma nonostante tante parole, sembrava che ad emergere, in particolare in Italia, fosse principalmente quella figura stereotipata che invece rappresenta solo la punta di un iceberg di questo fenomeno globale.
Una percezione distorta e fuorviante che non era solo mia!
Tante persone della community, che già da tempo vivono uno stile di vita da nomade digitale, hanno espresso cosa rappresenta veramente essere liberi di vivere e lavorare ovunque.
E a loro se ne sono aggiunte altre che, sperimentando per la prima volta il lavoro da remoto, sono riuscite ad apprezzarne appieno i tanti vantaggi.
In generale abbiamo notato una mancanza di confronto tra i soggetti interessati, che spesso inseguono il trend del momento piuttosto che approfondire gli aspetti che invece rendono il Nomadismo Digitale uno dei fenomeni evolutivi più importanti di questo decennio.
Così abbiamo iniziato a ragionare su come cambiare questa tendenza.
Abbiamo pensato di riunirci in un’associazione, ma nel frattempo abbiamo approfondito, tramite un sondaggio, qual’è in Italia la reale consapevolezza e conoscenza del fenomeno “nomadi digitali”.
E fare emergere quali sono i reali bisogni, le esigenze e le criticità di quanti vivono e lavorano da nomadi digitali o vorrebbero sperimentare per la prima volta questo stile di vita e di lavoro.
Il Primo Rapporto sul Nomadismo Digitale in Italia
Al sondaggio hanno risposto più di 1300 persone, tra imprenditori, freelance, liberi professionisti e lavoratori dipendenti. Dall’analisi di questi dati abbiamo realizzato il Primo Rapporto sul Nomadismo Digitale in Italia.
I risultati mostrano che le nostre sensazioni erano fondate: esistono davvero tanti modi diversi di essere, di vivere e di lavorare da nomade digitale.
I dati ci hanno dimostrato che bisogna prendere consapevolezza che oggi il nomadismo digitale coinvolge professionisti di tutte le età, con background personali, culturali e professionali molto diversi tra loro e non è semplice definire un profilo univoco del “Nomade Digitale”.
Inoltre, è emerso chiaramente come anche nel nostro Paese il fenomeno nomadi digitali sta assumendo dimensioni considerevoli. Siamo quindi davanti ad un cambiamento epocale che ci offre tante opportunità, ma che conferma anche c’è tanto da fare!
Per questo siamo arrivati alla conclusione che era importante e utile creare l’Associazione: non più solo un gruppo di persone visionarie, ma una vero ente no profit che ci consenta di interfacciarsi con altri enti, privati e pubblici, ideare e realizzare progetti di innovazione sociale, partecipare a iniziative locali e internazionali, … insomma un “soggetto” attivo e riconosciuto ufficialmente!
L’Associazione Italiana Nomadi Digitali “ETS”
L’Associazione Italiana Nomadi Digitali, un ente del terzo settore che punta a promuovere il nomadismo digitale e incentivare la cultura del lavoro da remoto nel nostro Paese, con l’obiettivo di migliorare la qualità di vita dei lavoratori, attrarre in Italia professionisti nomadi digitali da tutto il mondo e generare un impatto socio-economico positivo sui nostri territori.
Vogliamo sostenere la crescita di un movimento di persone libere di vivere e lavorare ovunque perché siamo convinti che il nomadismo digitale rappresenti una grande opportunità di sviluppo e innovazione sociale.
Come Associazione puntiamo a costituire un network di professionisti che vogliono contribuire e collaborare tra loro, e fare rete con amministratori locali e imprese (profit e no-profit) del settore pubblico e privato, per riuscire a creare l’indispensabile ecosistema di servizi umani, fisici e tecnologici necessari a raggiungere questi obiettivi.
L’Associazione punta a realizzare una piattaforma di networking, progetti di formazione, consulenza e supporto per imprenditori, lavoratori da remoto e nomadi digitali, oltre a workshop, meetup e attività di co-progettazione.
A tal fine l’Associazione svolgerà attività di fund-raising e la partecipazione a bandi e progetti di carattere locale, nazionale ed europeo.
Sei un freelance, un lavoratore dipendente, un professionista, un amministratore locale o un’impresa (profit o no-profit) e sei interessato a sostenere e collaborare con l’Associazione?
Raccontaci chi sei e come ti piacerebbe collaborare a: contatti@nomadidigitali.org
Quali sono i prossimi step dell’Associazione Italiana Nomadi Digitali?
Nei mesi scorsi, per prima cosa, abbiamo iniziato a definire le aree di azione sulle quali pensiamo sia necessario intervenire. E lo abbiamo fatto guidati da Piera Mattioli, service designer con a cuore progetti di innovazione sociale e socia fondatrice dell’Associazione.
Grazie a una serie di workshop molto stimolanti basati sulla Teoria del Cambiamento abbiamo ottenuto questo risultato. (Se ti interessa puoi ascoltarne direttamente la presentazione di Piera)
In estrema sintesi, come Associazione Italiana Nomadi Digitali vogliamo:
- Aiutare e sostenere le persone e i professionisti che vogliono essere liberi di vivere e lavorare meglio da remoto e senza vincoli di spazio.
- Sensibilizzare e collaborare con le nostre aziende, affinché possano creare nuove opportunità, implementare modalità di lavoro da remoto e modelli organizzativi che pongano al centro del processo aziendale il benessere e la qualità di vita delle persone.
- Generare un impatto socio economico positivo sui nostri territori e fare in modo che l’Italia possa diventare una destinazione attraente per professionisti nomadi digitali da tutto il mondo.
A questi primi incontri abbiamo partecipato noi soci fondatori, Alberto, Damiana, Edoardo, Elisa, Franco, Giovanni e Piera.
Da ora in avanti allarghiamo l’invito a tutti coloro che vogliono partecipare alla co-progettazione
Perché? Perché crediamo che l’Associazione sia fatta “dalle” persone e non solo “per” le persone: vogliamo fare qualcosa di bello e utile tutti insieme!
Martedì 3 Agosto c’è stata una prima chiamata: ci siamo conosciuti su Zoom con alcuni di coloro che hanno già mostrato interesse verso le finalità dell’Associazione, eccoci all’opera:
Guidati ancora una volta da Piera, abbiamo iniziato a conoscerci, condiviso proposte per la co-progettazione della comunità attraverso la teoria del Golden Circle e mappato le nostre competenze.
Sono emersi tanti spunti interessanti e ci ha fatto davvero piacere che tante persone abbiano espresso il desiderio di sentirsi parte e di contribuire attivamente a questo processo di rinnovamento e innovazione che vogliamo portare avanti.
Presto proseguiremo con altri incontri: se anche tu sei interessato a sostenere e collaborare con l’Associazione raccontaci chi sei e come ti piacerebbe collaborare a: contatti@nomadidigitali.org , saremo felici di darti il benvenuto tra noi!
Un abbraccio,
Giovanni
- Ci Stiamo Preparando ad Un Grande Cambiamento e Anche Tu Puoi Farne Parte
- Anche per Noi Nomadi Digitali è Giunto il Tempo di Fermarci e Riflettere
- Il Nomadismo Digitale Come Nessuno lo Ha Mai Raccontato Prima
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