2 Gennaio 2018 | Ursula Liccardo
Fare l’Architetto è Un Lavoro Stanziale? Non per Tutti, Non per Arkigo!
Ecco come ho immaginato Arkigo: un modo nuovo di progettare case che mi permette di farlo anche quando sono in giro per il mondo.
© Ursula Liccardo
Mi Presento
Sono Ursula Liccardo, un architetto con grande spirito di avventura.
Irrequietezza e curiosità: queste le caratteristiche che mi hanno contraddistinto sin da bambina. Sono una sognatrice, uno spirito eclettico con la fissa per la ricerca del bello.
L’idea di vivere e stanziarmi in un unico posto per tutta la vita mi ha sempre tolto il respiro, mi sembrava limitante perché mi precludeva la possibilità di conoscere e vivere esperienze diverse e di esplorare le infinite bellezze del mondo.
Ho sempre pensato, infatti, che una vita fosse troppo poco per godere appieno delle occasioni di meraviglia offerte da questa terra, e così ho da sempre immaginato di viverne tante, di vite, tutte dentro una vita sola.
La Mia Ambizione Più Grande
Ho desiderato da sempre abitare in tanti posti, tutti molto diversi tra loro: ho sognato di vedere il tramonto tutti giorni da un terrazzo mentre il sole si tuffa nel mare, ma anche di vivere circondata dalle montagne in una piccola città; di lasciarmi coinvolgere dal clamore di una metropoli o di attraversare il deserto e scoprire i volti segreti dell’Africa, fino ad arrivare al Madagascar, rigoglioso e caldo, da dove poi prendere una barca a vela e vivere nel mare, almeno per un po’…
Ora, di tutte queste tappe, ne ho percorse ancora poche, ancorata dalle necessità lavorative e familiari: sono un architetto e sono una mamma.
Il mio lavoro, per sua natura, è legato al luogo, al territorio, al cantiere, ma, nonostante questo, non ero mai riuscita a stare ferma in un posto: non ho mai avuto un PC fisso in tutta la mia vita, ed anche quando lavoravo in un tradizionalissimo studio di architettura, usavo un portatile ed avevo la valigia sempre pronta.
Ero riuscita a creare contatti e relazioni tali da consentirmi di vivere lavorando in giro per l’Italia, trascorrendo lunghi periodi in posti diversi.
Tutto questo è stato semplice fino all’arrivo dei miei bambini, quando gestire lavoro e prole, da nomade, mi è risultato veramente difficile.
E così mi sono stanziata per un po’.
Ma non mi sono arresa.
Mentre allevavo i miei piccoli, quando sono diventati abbastanza grandi da consentirmi di riprendere contatti con il resto del mondo, mi sono chiesta: come faccio a ri-crearmi un’opportunità di lavoro tale da consentire di muovermi senza dover rifare tutto daccapo ogni volta che mi sposto?
Ci doveva essere una soluzione, sentivo che c’era ma non la vedevo, ancora…
Ecco la Soluzione
© Ursula Liccardo
La soluzione arriva una mattina di circa un anno e mezzo fa, quando mi sveglio e, allo spuntare del sole, l’idea di Arkigo si palesa nella mia mente: in pochi secondi è apparso un portale Web attraverso il quale chiunque, da qualunque posto ed in qualunque momento, potesse richiedere consulenza di architettura per realizzare la casa dei suoi sogni.
–Sì, perché ognuno ha diritto di circondarsi di bellezza, a cominciare dalla propria casa, questa è una mia profonda convinzione –
Ma certo!
Come avevo fatto a non pensarci prima? Usare il Web per lavorare! Lavorare da qualunque posto per chiunque nel mondo!
Ecco la soluzione!
La soluzione era dunque un luogo virtuale, fuori dallo spazio reale, in cui tutti avrebbero potuto trovare spunti utili negli articoli del blog, consigli mirati e soluzioni personalizzate per realizzare la propria idea di casa, in collegamento diretto con il proprio personal architect.
Mi sono immaginata a rispondere alle richieste di consulenza via e-mail, o dare consigli in Live chat, comodamente da una spiaggia di Anakao, proprio nel momento in cui il mare si tinge di tutti i colori che il sole è capace di regalargli al tramonto.
–Il mare al tramonto è uno dei miei spettacoli preferiti. Lo avevi capito, vero? –
Che cosa mi serviva per realizzare il mio sogno di architetto – nomade – digitale?
Il mio Mac book ce l’avevo, ed anche la mia Canon, sempre pronta.
Che cosa mi serviva in più? Una scheda per connessione dati, un tablet ed uno smart-phone super performante.
E poi mi serviva un nome, un nome che sintetizzasse la natura degli argomenti trattati dal sito, che richiamasse l’architettura ma che avesse anche a che fare con il viaggio, la partenza, la libertà ritrovata: “dall’architettura io parto”, pensavo “e mi incammino verso orizzonti sempre nuovi”.
Ark I Go, questo mi è venuto in mente, ed è poi diventato Arkigo.
Ok, fin qui tutto facile!
La parte più complessa ora era realizzare il portale: perché per realizzarlo è stato necessario per me entrare nell’era digitale; e studiare, studiare tanto: seo copywriting, digital marketing, comunicazione, social media management…
Mi si è aperto un mondo fino ad allora sconosciuto ed in questo mondo ho navigato e naufragato per scoprire un’immensità di occasioni, possibilità e risorse preziosissime.
Tra le più utili ad orientarmi ho trovato proprio Nomadi Digitali, preziosa bussola, impagabile fonte di spunti ed informazioni.
Ed immagina che prima di tutto questo non avevo un profilo Fb, non avevo idea di Twitter, non sapevo che esistesse Instagram!
Puoi crederci?
Ero rimasta fuori dal mondo. Volutamente, lo confesso… Un po’ per snobismo, un po’ per pigrizia, ma più di tutto per la convinzione che l’indipendenza dal Web significasse libertà.
Ed invece era il contrario, proprio l’esatto opposto: il Web mi avrebbe reso libera, libera di spostarmi e vivere lavorando dovunque avessi voluto.
Spero che questa mia testimonianza possa dare anche a te la giusta motivazione per metterti in discussione e provare a realizzare il sogno di renderti indipendente e libero di lavorare ovunque!
Se hai delle domande o vuoi semplicemente condividere la tua esperienza, usa i commenti qui sotto, ti risponderò appena possibile!