31 Gennaio 2014 | Furio Fu
E-commerce: Come Commercializzare Un Prodotto Fisico
Se vuoi vendere un prodotto fisico su Internet ecco alcuni consigli pratici per scegliere il prodotto giusto in base alle tue esigenze
Photo Credit © Daily Nouri - Unsplash
Dopo aver introdotto i principi dell’e-commerce e illustrato i pro e contro del dropshipping, oggi chiudo questa serie di articoli dedicata al commercio online come una via possibile per “emanciparsi dall’ufficio” parlando di come realizzare e commercializzare su Internet un prodotto personalizzato.
Perché Vendere un Prodotto Personalizzato?
Se pubblicizzare il prodotto di un’altra azienda e venderlo in dropshipping ha i suoi pro (dovrai occuparti solo del marketing mentre spetterà ad altri gestire la produzione, il controllo qualità, la logistica, la politica dei resi, ecc.), il contro principale è rappresentato dal fatto che non potrai sviluppare un tuo marchio e quindi un vantaggio competitivo rispetto a possibili concorrenti futuri.
Un prodotto personalizzato offre invece, a lungo termine, potenzialità illimitate. Potresti infatti diventare il leader nella tua nicchia di mercato o, volendo, rivendere il tuo marchio a una società molto più grossa della tua che è intenzionata ad espandersi nel tuo settore.
Sono convinto che si debba sempre pensare in grande, ma non voglio neanche spaventarti. Facciamo un po’ di matematica: se offri un prodotto che ti garantisce 50 Euro di margine di profitto e riesci a venderne anche solo venti esemplari al mese, ecco che sei già arrivato a 1,000 Euro.
Quale Prodotto Scegliere per il Tuo E-commerce?
Questo dovrai deciderlo tu in base alle tue competenze, interessi, risorse disponibili (ovvero il tempo e denaro che vorrai o potrai investire nel progetto) e prospettive di profitto.
- Competenze: perché è inutile porsi l’obiettivo di creare un nuovo smartphone se non si ha nessuna conoscenza nel campo dell’elettronica.
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Interessi: perché crearsi il lavoro non è mai facile. La mia esperienza è che se l’unica motivazione è rappresentata dal possibile guadagno diventa facile arrendersi alle prime difficoltà. Inoltre la maggior parte delle persone che crea un prodotto che “vende” parte da una necessità personale, come ad esempio Bob Maydonik, il creatore di Square 36.
Bob aveva bisogno di un materassino da yoga “matrimoniale” per svolgere gli esercizi del programma di fitness P90X e, non trovandolo in commercio, decise di cercarsi un’azienda manifatturiera su Alibaba.com, produrre i materassi, importarli dalla Cina e rivenderli negli Stati Uniti. Dopo un anno e mezzo stava già guadagnando circa 15,000 Euro al mese.
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Prospettive di profitto: perché se importi fischietti per rivenderli a €1 l’uno ti sarà molto difficile realizzare un profitto decente in quanto un prodotto del genere ha senso solo quando puoi raggiungere un numero immenso di potenziali clienti.
Io lascerei perdere i beni di consumo di massa e mi butterei invece su un prodotto di nicchia (come per l’esempio del materasso di yoga king size). Un prodotto ideale dovrebbe, secondo me, offrirti un margine di almeno 30-40 Euro, in modo da non doverne vendere troppi esemplari per ricavare un profitto decente, non essere troppo pesante, voluminoso o delicato (in modo da non andare incontro a problemi logistici) e, se hai intenzione di produrlo al di fuori dell’Unione Europea, non essere soggetto a standard di certificazione troppo stringenti in quanto rispettarli potrebbe essere difficile.
Evita quindi, almeno agli inizi, cosmetici, giocattoli, strumenti medici o apparecchiature elettroniche, uno dei settori più difficili proprio per via dei certificati.
Se invece, ad esempio, abiti in Indonesia e vuoi commercializzare in Italia gli abiti locali non dovresti avere troppi problemi perché nel caso dell’abbigliamento non si deve rispettare nessuno standard specifico.
Dove e Come Realizzare Il Prodotto da Vendere
Se il prodotto può essere realizzato nel paese dove intendi commercializzarlo allora tanto meglio, perché eviti dazi e spese di trasporto. Però ciò non è sempre possibile.
Perché Bob non ha prodotto i suoi materassi direttamente negli Stati Uniti?
I casi sono due: o non ha trovato nessuno che avesse la capacità per realizzarli, oppure si è fatto due conti e ha concluso che, nonostante i dazi e il trasporto, produrli in Cina sarebbe stato comunque più conveniente per lui.
Inoltre, se sei un lettore abituale di Nomadi Digitali, è possibile che tu viva già al di fuori dell’Italia o comunque stia pensando di fare un’esperienza all’estero. Al contempo, è possibile che tu guardi all’Italia – o comunque a un paese europeo – come al paese dove commercializzare il prodotto.
Nel seguito tratterò quindi il caso più “complicato“, ovvero quello di un prodotto realizzato in un paese diverso da quello dove la merce verrà venduta. Inoltre supporrò che non sia tu a realizzare il prodotto (come ad esempio fa questo ragazzo bulgaro, che vende i suoi gioielli di legno in tutto il mondo tramite diversi portali).
Quello che dirò sarà valido anche per il caso più semplice, ovvero merce prodotta e venduta nello stesso paese (e magari realizzata in proprio).
Come Creare un Negozio Online
Innanzitutto, se commercializzare un prodotto personalizzato ti sembra troppo complicato, puoi anche considerarlo come un punto di arrivo. Ma vediamo un esempio pratico.
Supponiamo che ti trovi vacanza in Cina e abbia quindi accesso agli scialli di seta di Hangzhou – o a quelli di lana dello Yunnan – a prezzi che in Italia sarebbero altamente competitivi.
Acquistarne una cinquantina ed inviarli in Italia tramite un unico pacco – o portandoli con te in valigia – potrebbe rappresentare una buona idea per testare il mercato. Come ho detto per questo tipo di merci non servono certificati quindi è molto improbabile che ti facciano problemi in dogana (non perdere lo scontrino, è importante per i dazi).
A questo punto quello che ti serve è un sito web che accetti i pagamenti (io consiglio di creare un e-commerce con WordPress e WooCommerce) e un po’ di pubblicità (o tanta voglia per generare traffico tramite i motori di ricerca e/o i social network). Nel mio articolo precedente invece ti mostro le linee guida per creare un e-commerce. In alternativa potresti trovare un negoziante italiano che sia interessato a rivendere gli scialli che hai importato in Italia.
Se la cosa funziona potresti pensare di contattare il tuo fornitore iniziale e di farti inviare un secondo pacco. E, se proprio vuoi fare le cose in grande, inserire il tuo marchio – che nel frattempo avrai creato – negli scialli sotto forma di etichetta e stampa sulle confezioni.
Come vedi “personalizzazione“ non significa per forza creare un prodotto rivoluzionario. In certi casi un’etichetta basta e avanza e di solito i fornitori non si faranno troppi problemi ad accontentarti (il loro obiettivo è quello di vendere la merce).
Posso Fare il Nomade Digitale e Avere un E-Commerce?
Spesso si commette l’errore di pensare che se ci si lega a un prodotto fisico bisogna anche rassegnarsi a vivere nella città dove tale prodotto viene realizzato. Ciò non è assolutamente vero. Una volta creato un rapporto con un dato fornitore non vi è più bisogno di visitare la fabbrica prima di ogni spedizione. Quello che puoi fare, se agli inizi non ti fidi del fornitore e vuoi essere sicuro che le cose vadano per il meglio, è affidarti a una società che si occuperà del controllo qualità in tua vece (Asian Inspection, ad esempio).
Per quanto riguarda il magazzino e la consegna al dettaglio, se inizi con cinquanta scialli non ti serve certo affittare un garage. Anche se non ti trovi in Italia potresti, ma è solo un esempio, inviare il pacco a un amico e spiegargli che deve spedire le sciarpe ai clienti ogni volta che ricevi un ordine via internet.
Non si tratta di niente di trascendentale visto che dovrebbe solo andare alla posta e inviare lo scialle all’indirizzo da te indicato (quello del cliente). Magari potresti offrirgli una commissione sulle vendite per il disturbo.
Vantaggi del Prodotto Personalizzato Rispetto al Dropshipping
Dei vantaggi e svantaggi di dedicarsi a un prodotto fisico piuttosto che a prestazioni freelancing o prodotti digitali ho già parlato nel primo articolo di questa serie, quindi non mi ripeterò. Vediamo però le differenze tra un prodotto personalizzato e il dropshipping.
- Marchio e vantaggio competitivo: come già evidenziato, un tuo prodotto ti permette, con il tempo, di farti un nome e creare così un vantaggio competitivo rispetto ai possibili concorrenti.
- Margini di profitto superiori: Se acquisti cento scialli riuscirai a spuntare un prezzo migliore di chi ne acquista uno in dropshipping. Potresti anche riuscire a bypassare il grossista che ti offre il servizio di dropshipping e trattare direttamente con il produttore. Inoltre, nel caso tu stia importando le merci da un altro paese, ridurresti di molto i prezzi di trasporto, dazi e IVA (che si calcolano sul totale del prezzo del valore delle merci, trasporto compreso).
- Possibilità di vendere, in un secondo momento, il prodotto all’ingrosso: Una volta che avrai creato il tuo marchio e avrai un certo giro potresti anche pensare di offrire il tuo prodotto ad altri commercianti. O, perché no, di diventare a tua volta un fornitore per chi ha scelto una strada più facile della tua (quella del dropshipping, appunto).
Svantaggi del Prodotto Personalizzato Rispetto al Dropshipping
- Investimento iniziale: Con il dropshipping l’investimento iniziale era pari a zero. Se invece decidi di percorrere la strada tracciata da quest’articolo dovrai mettere in conto almeno qualche centinaia o migliaia di Euro (a seconda del prodotto e del grado di personalizzazione) di investimento iniziale. Si tratta comunque di prezzi ridicoli quando messi a confronto con quelli necessari per avviare un’attività commerciale tradizionale come un bar o anche solo per sviluppare un software degno di nota. L’equazione è sempre quella: o ci metti il tempo o i soldi. Se vuoi avviare un business, da lì non si scappa.
- Sviluppo del prodotto: Come hai visto, la personalizzazione può andare da una semplice etichetta da apporre a uno scialle di lana alla progettazione di un prodotto rivoluzionario nel suo campo come il materassino da yoga di cui ho parlato in precedenza. Quindi, anche nel caso dello sviluppo del prodotto, si tratta di un qualcosa di molto soggettivo.
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Logistica: Punto dolente, dirai: bisogna infatti assicurare una certa qualità e distribuire la merce. Per quanto riguarda la qualità, io sono del parere che almeno la prima volta una visita al produttore andrebbe fatta (anche se c’è chi si arrangia benissimo senza aver mai incontrato personalmente il proprio fornitore, grazie anche alle società che si assumono la responsabilità del controllo qualità). Ma questo non significa assolutamente che sia necessario vivere a due passi dalla linea di produzione.
Considerando invece il lato opposto della filiera, i prodotti bisognerà pur inviarli ai clienti. Nel caso tu ti trovi nel paese in cui il prodotto viene commercializzato te ne puoi occupare in prima persona. Se invece ti trovi in un altro paese potrai sempre ingegnarti e trovare qualcuno che se ne occupi. Non so tu, ma io penso di avere vari amici che sarebbero ben contenti di gestire l’ultima parte del processo – ovvero l’invio della merce al dettaglio, – in cambio di una percentuale sulle vendite.
Per Saperne di Più…
Consiglio The Official Alibaba.com Success Guide, dove oltre a tante informazioni su come scegliere un fornitore ideale, troverai anche diversi casi di studio di gente che ce l’ha fatta (nessuno dei quali ha dovuto trasferirsi in Cina).
Per quanto riguarda i casi di studio, consiglio inoltre la serie di video Small Business Success, cosultabile gratuitamente sul canale Youtube di Alibaba.com. Entrambi le risorse, sia il libro che i video, sono disponibili solo in lingua inglese.
In Conclusione
No, quanto ho appena descritto non è per niente facile da realizzare. Ma nessuno ha mai detto che inventarsi il lavoro sia facile!
Ti sembra possibile realizzare e commercializzare il tuo prodotto personalizzato o pensi che sia impazzito? Mi piacerebbe conoscere la tua opinione ; )
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