Diventare Nomade Digitale: Una Storia che Un Giorno Potrebbe Essere la Tua

Ti voglio raccontare una storia speciale, una storia nomade digitale. Ma sopratutto una storia che un giorno potrebbe essere come la tua.

Jonathan Pochini: Sono diventato Nomade Digitale gradualmente, passando per un paio di agenzie a Firenze, la rinuncia a un contratto a tempo indeterminato e un lavoro freelance a Sydney. Oggi la mia rete di clienti online mi permette di lavorare ovunque, viaggiare, esplorare diversi stili di vita e avere più tempo da dedicare ai miei progetti personali. Mi occupo di SEO, Marketing e contenuti per il Web.

Pubblicato il: 8 Settembre 2015 | Categoria:

Questa storia inizia con un flashback come nei film quando una didascalia all’apertura di una scena ci avvisa che siamo in un altro punto rispetto al qui e ora della narrazione:

Meno di Un Anno Fa

Carlotta è una ragazza come tante, con un lavoro da commerciale e con un “invidiabile” contratto che – chissà – un giorno potrebbe perfino diventare “a tempo indeterminato”.

Carlotta vive a Torino, lavora, esce con le amiche, va su Internet, va su Facebook, le piace leggere le storie sui nomadi digitali e sognare di una vita diversa, magari alle Canarie, magari nel Sud Est Asiatico.

Poi Succede Qualcosa

A causa delle solite inevitabili dinamiche aziendali – invidie tra colleghi, “superiori” insicuri, scaricamenti di responsabilità “a barile” – accadono alcuni incidenti che portano l’azienda a decidere di non rinnovare il contratto a Carlotta.

A questo punto Carlotta deve fare una scelta:

  • disperarsi, piangersi addosso, fare la vittima;
  • trasformare un evento apparentemente negativo in un’opportunità, vestire i panni dell’eroe, del protagonista della nostra storia e diventare quella che abbiamo bisogno che diventi.

Carlotta decide che questo è il momento di investire su se stessa, di scommettere sulle sue capacità, soprattutto su quelle che dovrebbero portarla in direzione dei suoi sogni.

Grazie all’esperienza acquisita avrebbe potuto facilmente trovare un altro lavoro nel settore commerciale, ma ha ancora in testa le suggestioni delle storie che ha letto sul nostro sito e quindi desidera innanzitutto crearsi delle competenze rivendibili sul web.

Inizia con un corso di html e css, prosegue con un altro di WordPress e poi di digital marketing, passando per uno sui blog e sul social media marketing, un altro di copywriting, uno di e-mail marketing, si fa pure un corso di AdWords, uno di Facebook Ads e approfondisce quello di html e css nella sua versione avanzata.

Nel frattempo continua a seguire i blog di settore, a leggere gli articoli dei nomadi digitali, ad ascoltare i podcast di italianindie, a cercare nel web opportunità per fare esperienza…

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Perlustra estensivamente Facebook e Linkedin. Trova una prima collaborazione con un internet marketer che la ingaggia per un lavoro part-time: un primo lavoro da svolgere in remoto!

A 2800 Kilometri in Linea d’Aria

Facciamo un altro salto narrativo e andiamo in un’isoletta sperduta dell’Atlantico. Qui troviamo un nomade digitale “rodato” con quasi 10 anni di esperienza di lavoro su internet: me, l’autore di questo articolo, chi ti sta raccontando questa storia.

Io che come freelance mi trovo spesso nella posizione di poter passare un po’ di lavoro, mai nella posizione di “assumere”.

Io che come professionista del web sono magari in grado di insegnare un (bel) po’ di cose e sento che è arrivato il momento di fare qualcosa di nuovo per crescere professionalmente.

Io che come essere umano nutro l’aspirazione a fare la differenza nella vita di altre persone e magari la cosa più preziosa che posso fare in questo momento è proprio dare ad un’altra persona un’opportunità di lavoro: un lavoro nomade digitale!

Nel tentativo di trovare il profilo giusto pubblico pure uno strano annuncio di lavoro per aspiranti nomadi digitali in cui dichiaro che, pur non essendo nella posizione di assumere, sto cercando…

  • una persona competente che mi aiuti a smaltire un po’ di lavoro;
  • una persona con cui fare squadra;
  • una persona disposta a trasferirsi, almeno nella fase iniziale, dove mi trovo: alle Canarie!

Ormai sembrerebbe chiaro il finale di questo “film” : Carlotta è pure un mio contatto Facebook, mi segue, commenta i miei post… ma Carlotta curiosamente non legge quell’annuncio! Il suo percorso invece è diverso…

In una delle sue perlustrazioni Carlotta riesce ad ottenere un nuovo ingaggio*: un’agenzia di comunicazione che promette di darle una quantità di lavoro più continuativa.

*Il fatto che sia stata scelta tra almeno un centinaio di altre candidature dovrebbe suggerire alcune caratteristiche interessanti delle capacità di vendita di Carlotta.

Carlotta adesso ha un cliente importante e sente che vuole progredire ancora più rapidamente in modo da fornire un servizio più prezioso. Decide di contattarmi per chiedermi se sono disponibile a dare lezioni (nota: non ho mai pubblicizzato il fatto di essere disponibile a dare lezioni di SEO).

Ti dico la verità: rimango piuttosto colpito dall’intraprendenza di questa ragazza. Avevo già ricevuto delle candidature per il mio annuncio ma non avevo considerato di vedermi arrivare qualcuno che mi chiede di dargli lezioni di SEO.

Le chiedo se sapeva di quell’annuncio, se era disponibile a lavorare per me (e con me) in cambio di formazione.

Ed ecco che tutto sembra cadere al proprio posto, che i pezzi del puzzle trovano di colpo la propria sistemazione, i puntini si uniscono e si può ora avere una visione d’insieme che non si poteva avere 9 mesi prima, quando quell’azienda decide di non rinnovare il contratto a Carlotta.

Carlotta parte – senza alcuna esitazione – e si ritrova alle Canarie in un percorso che la porterà ad essere pronta per camminare con le proprie gambe in soli 2 mesi.

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Ora Carlotta collabora con me, ma da remoto. Ci sentiamo su Skype e ci vedremo ancora ogni tanto, per lavorare fianco a fianco e per approfondire un qualche progetto importante o un qualche tipo di servizio da offrire ai nostri clienti.

Carlotta ora è libera di spostarsi e di decidere dove vuole viaggiare, vivere e lavorare. Esattamente come una vera nomade digitale!

Perché Questa Storia è Importante

Perché ho ricevuto diversi feedback, raccolto esperienze e storie di altre persone, osservato ed individuato i comportanti funzionali (alla realizzazione dei propri sogni) e quelli disfunzionali.

E quello che posso dirti innanzitutto è che ci sono persone che hanno invidiato il privilegio di cui posso godere io e tutti gli altri nomadi digitali: la libertà di lavorare da dove ci pare.

Ma quando si trattava di investire su se stessi, su progetti il cui esito non si poteva prevedere né garantire…

quando si trattava di rischiare (tempo, soldi, successo o fallimento)…

di fare sacrifici o cambiamenti…

si sono semplicemente tirati indietro.

Carlotta invece ha trasformato il suo sogno in un progetto, in un cammino… che come tale inizia sempre facendo un primo passo e prosegue subito dopo con un secondo.

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Carlotta ha deciso di affidarsi ad una cosa che possiamo sviluppare tutti noi: la determinazione.

Carlotta ha deciso di crederci.

E Adesso?

E adesso chissà: forse abbiamo dimostrato che i nomadi digitali non solo un bel mito, non solo non lo si nasce ma lo si diventa, ma che magari alcuni nomadi digitali hanno la possibilità di far diventare altre persone nomadi digitali.

Non è detto quindi che il percorso per diventare nomade digitale debba essere necessariamente solitario, con ognuno di noi impegnato a sviluppare il proprio progetto di business online in maniera individuale ed individualistica.

Può essere invece un più affascinante percorso formativo secondo le modalità dell’andare a bottega: un maestro insegna un’arte ad un allievo e nell’insegnare l’arte tramanda così la sua esperienza, si prende in qualche modo la responsabilità del successo del suo percorso.

O forse chissà: stiamo dimostrando come funziona una squadra di professionisti che lavora assieme in dinamiche che potrebbero ricordare quelle della “vecchia” agenzia web** ma senza neanche l’abbozzo di una struttura gerarchica… e di sicuro slegata da un luogo fisico.

Una nuova forma di impresa forse, fatta da persone intelligenti e professionisti maturi, che collaborano tra loro sulla base delle loro specifiche attitudini e competenze e fanno network, fanno rete, fanno “squadra”… online!

**la “agenzia web” non fa parte del mio ambiente ormai da anni; trovo personalmente che sia un concetto antiquato e non adatto alle dinamiche dell’era di internet. Un modo un po’ miope di applicare vecchie modalità imprenditoriali ad un universo – quello di internet – che difficilmente si fa cogliere in quanto sempre mutevole e in continua evoluzione.

In Conclusione

Ti ho raccontato una storia che vuole essere “esemplare”, nel senso che vuole darti “l’esempio”, vuole incoraggiarti ad investire le tue energie in direzione della realizzazione dei tuoi sogni.

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Foto credit:
Woman working on laptop in garden Shutterstock
Altre foto: Jonathan Pochini e Carlotta Bruno


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