7 Agosto 2013 | Daniele "Viralavatar" Montemale
Quali Informazioni ci Sono nel Passaporto Elettronico?
Scopri quali informazioni contiene il passaporto elettronico e come fare per proteggere la tua privacy
Ti sei mai chiesto che cos’è e come funziona il passaporto elettronico? Forse non lo sai ma nel tuo passaporto ci sono molte più informazioni di quello che pensi.
Andiamo con ordine.
Sempre più Paesi rilasciano passaporti che contengono il chip elettronico detto RFID (Radio Frequency IDentification o Identificazione a Radio Frequenza). Questo tipo di passaporto è ormai utilizzato da più di 60 Paesi nel mondo.
Chip Elettronico nel Passaporto Elettronico
Il passaporto, comunemente chiamato “elettronico” (all’estero e-passport), è progettato per comunicare via wireless i dati del microchip (trasponder) a un ricevitore. Ma quali sono i dati all’interno del microchip nei nostri passaporti?
RFID. Cosa c’è Dentro e Quali Paesi lo Usano
All’interno del dispositivo sono memorizzati:
- i dati dell’intestatario,
- la firma digitale dell’autorità che ha rilasciato il documento,
- la scansione digitale dell’immagine del possessore,
- i dati biometrici / impronte.
Introdotto per la prima volta in Malesia nel 1998 è, per ora, obbligatorio solo per entrare negli Stati Uniti, anche se la maggior parte dei Paesi rilasciano ormai solo questo tipo di passaporto.
Il Governo italiano ha deciso di adottare questo standard dal 26 ottobre 2006 e dal gennaio 2010 vengono presi anche i dati biometrici dei cittadini italiani.
L’RFID, è una tecnologia risalente agli anni ’60 che ha avuto un notevole successo negli ultimi 15 anni. Questo tipo di tecnologia viene implementata sugli animali domestici (indispensabile per viaggiare con il proprio animale in aereo), nei supermercati e soprattutto nella logistica dei trasporti.
Stati che utilizzano il Passaporto elettronico - Gennaio 2013 © Unisa.it
I chip all’interno dei passaporto sono di una tipologia passiva, vale a dire che, per leggere le informazioni all’interno del passaporto, è necessario un lettore che emetta un campo elettromagnetico o elettrico (a seconda delle frequenze) che alimenta il chip e comunica le informazioni al lettore.
Chi è stato ad esempio negli Stati Uniti ha già visto la procedura. Viene aperto il passaporto e passata la parte con il simbolo con il microchip all’interno di un lettore. La procedura e il movimento assomigliano a quelli di un pagamento con carta di credito.
Polemiche e Violazione della Privacy
L’utilizzo dell’RFID ha suscitato più di una volta polemiche e spesso a ragione, a partire dai dati che si trovano all’interno del chip.
I dati variano da Paese a Paese, in quanto l’Organizzazione Internazionale dell’Aviazione Civile (ICAO), che stabilisce gli standard mondiali del passaporto, non ha specificato quali dati dovrebbe (o non dovrebbe) contenere il chip RFID. Per i cittadini americani, ad esempio, non ci sono informazioni personali memorizzate sul dispositivo, ma semplicemente un codice di riferimento a un file del governo americano, a cui gli agenti possono eventualmente accedere durante il controllo dei passaporti. La maggior parte degli altri Paesi, invece, memorizza i dati direttamente sul chip stesso.
© Sunan Airport, North Korea, 2008 by Stephan Flijkr on Flickr
Ciò che preoccupa è però la violazione della privacy e la lettura dei dati anche da chi non è autorizzato. Infatti, i chip RFID possono essere letti via wireless (senza fili) da una distanza teoretica massima di 10 centimetri ma, alcuni esperti di sicurezza informatica e anche studi universitari, sono riusciti a leggere i dati e a criptarli da distanze ben maggiori.
“Come facciamo a proteggerci da questi eventuali pericoli?”
Una soluzione facile e relativamente economica per proteggere la nostra privacy è l’uso di un semplice porta passaporto che blocca le onde radio. Questi astucci sono rivestiti da materiali che non fanno passare alcun tipo di onde e quindi non possono essere letti se non da una distanza di pochi centimetri; ricorda: anche le carte di credito a volte hanno dispositivi RFID.
Dove Trovare Informazioni Utili per Fare il Passaporto
Se devi fare il passaporto, ti consiglio di dare un’occhiata a Passaportonline , il sito della Polizia di Stato (con una fantastica grafica e usabilità tipica della nostra Pubblica Amministrazione), che consente di fare domanda online e prenotare data e luogo per presentare la domanda compilandola direttamente sul Web. Io l’ho fatto nel lontano 2009 e ci sono andato di persona. Devo dire la verità? La mia considerazione nella PA è davvero scarsa. Se provi il sito che ti ho appena consigliato, fammi sapere se davvero funziona ma, consiglio da amico… vacci di persona.
Cosa ti Serve per Fare il Passaporto
Se devi fare il passaporto o rinnovarlo, quello che devi avere con te quando ti rechi dalla Polizia è:
- un documento di riconoscimento valido ( oltre all’originale, anche un fotocopia del documento)
- 2 foto formato tessera identiche e recenti (valide per il passaporto Elettronico)
- un contrassegno telematico di € 40,29 per passaporto (da acquistare in una rivendita di valori bollati prima di presentarsi con la documentazione nell’Ufficio che rilascia i passaporti)
- la ricevuta di pagamento di € 42.50 per il passaporto ordinario
Trovi il resto delle informazioni e i numeri eventualmente da contattare sul sito della Polizia di Stato).
Se hai dubbi, consigli oppure vuoi dire la tua al riguardo, i commenti qui sotto sono a tua disposizione.