19 Dicembre 2017 | Francesca Di Pietro
Diventare Travel Blogger: Quali Sono gli Errori che Non Devi Fare
Ecco a mio modo di vedere quali sono gli errori che non devi commettere se vuoi diventare un travel blogger di successo.
Traveling Person working on Laptop Computer at Roof Top Cafe © Shutterstock.com
Un titolo bello, diretto, vero. Mi ha fatto riflettere molto, su cosa non fare, cosa sconsiglieresti a qualcuno che sta aprendo un blog di viaggi.
Come forse ho detto già altre volte, ma repetita juvant, la prima domanda che ti devi porre è: cosa voglio dal mio blog?
In viaggio ho incontrato decine e decine di persone che avevano un blog perché “così possiamo raccontare il viaggio ai nostri amici e famiglia senza ripeterci molte volte”.
Ecco se questo è il tuo obiettivo non ci sono errori, basta che ti assicuri di dare l’indirizzo corretto ai tuoi amici e che scrivi quello che ti passa per la testa.
Se il tuo obiettivo invece è essere letto da altre persone, fino ad arrivare a “far diventare il blogging una professione”
Ecco quali sono, a mio modo di vedere, gli errori che non devi commettere:
Scrivere Senza Avere Un Piano Editoriale
Il diario si scrive quando ne si sente il bisogno, il blog si scrive secondo un piano editoriale specifico. Per Google è anche molto importante che ci siano continuità e costanza, con questo voglio dire che sarebbe il caso di pubblicare sempre gli stessi giorni e sempre alla stessa ora. Quando si ha un blog molto giovane è importante produrre molti contenuti per dare a Google più materiale per indicizzarti.
Quando ho aperto il mio blog per due anni ho pubblicato 5 giorni su sette sempre alle 8 del mattino. Io sono abbastanza stacanovista, cerca di capire tu cosa puoi fare senza trascurare la qualità, identifica il tuo massimo e portalo avanti per almeno un anno.
Scrivere Tralasciando la SEO
“Content is the king”, questo lo sappiamo tutti, non si deve scrivere come se fossimo dei robot che producono cibo per algoritmi e anche su questo siamo d’accordo, ma come dico spesso, se vuoi essere trovato su Google limita la tua scrittura di pancia.
Sicuramente fare un blog con solo “le 10 cose migliori da fare a …” è un po’ noioso, ma il tuo articolo “profumi e pensieri della Provenza” verrà difficilmente ricercato su Google.
Quello che consiglio di fare io è di avere in mente una parola chiave per articolo, e controllarla su Google Adwords Keyword Tool, per verificare quale sia la combinazione di parole più cercate.
L’articolo deve essere scritto con il tuo stile editoriale, ma è bene che almeno nel titolo, nella description e nel primo paragrafo compaia la parola, o le parole chiavi principali.
Disomogeneità tra il Blog e i Tuoi Canali Social
Mi è successo più volte di vedere persone che hanno il blog e i social con nomi diversi, credo che sia un grandissimo errore in ambito branding.
Sul web è importante avere omogeneità, le persone non ci vedono, non ci conoscono, con hanno mai ascoltato il suono della nostra voce, è importante che ci riconoscano sul web attraverso nome e logo, quindi meglio mantenerli uguali su ogni social e sito.
Scrivere Contenuti Troppo Brevi e di Scarsa Utilità
Personalmente ritengo che il blog debba dare informazioni utili, aggiuntive o articolare circa un problema o un argomento specifico.
Mi è capitato più volte di vedere dei bei titoli con circa 250 parole e troppe foto, un post del genere è frustrante. È come guadagnarsi la fiducia del lettore e poi deluderla subito, in quel caso è molto probabile che non tornerà più a farci visita.
Ti consiglio sempre di dare dei contenuti di qualità, non solo come forma, ma anche come sostanza e di scrivere post che non siano mai inferiori alle 500 parole.
Usare Immagini di Scarsa Qualità
L’essere umano è molto visivo, negli ultimi anni, con il bombardamento mediatico lo è ancora di più. Le foto in un blog sono importanti. Basta ai francobolli ineleggibili, basta a foto sgranate o di pessima qualità.
Spesso mi capita di vedere anche blog di viaggi, dove la fotografia dovrebbe essere il primo elemento che faccia sognare, con foto molto brutte, storte, buie, tagliate male. Non siamo tutti Steve Mc Curry (purtroppo), è chiaro che alcuni di noi non sanno proprio niente di fotografia, ma ti consiglio di usare foto di stock, ovviamente libere dai diritti d’autore, piuttosto che foto tue brutte.
Questi ultimi due consigli sono per chi vuole usare il blog come strumento di lavoro:
Non Utilizzare un Dominio Gratuito
Se vuoi essere preso sul serio inizia a comportarti in maniera seria, tutto quello che è .wordpress , .virgilio, .altavista etc. non è professionale, io non investo su una persona che non vuole spendere nemmeno 20€ all’anno per avere un dominio e hosting privato.
Mi raccomando almeno fai questo investimento, su wordpress ci sono tanti temi gratuiti molto belli che puoi tranquillamente usare creando un sito carino, ma almeno il dominio deve essere tuo.
Chiedere Senza Sapere Cosa Puoi Offrire
Una delle nuove monete di scambio sta diventando la “visibilità”, come se ci potessimo pagare le bollette e l’affitto a botte di visibilità. Quando un blog inizia a proporsi alle aziende per una sponsorizzazione molto spesso ha ben chiaro cosa vuole e poco chiaro cosa offre.
Così come ad un colloquio di lavoro ci si presenta con un CV ben articolato, ad una azienda ci si presenta con un media kit fatto bene. Non importa che i vostri numeri non siano enormi, è importante che tu abbia ben chiaro a chi parla il tuo blog e perché potrebbe essere utile per l’azienda alla quale ti rivolgi.
Lanciare un blog è un’impresa molto bella, può darti grandi soddisfazioni, non solo dal punto di vista lavorativo od economico, ma anche da quello personale, nella mia vita ho ricevuto delle email che hanno davvero dato un senso a tutte le ore che trascorro ogni giorno al computer.
C’è però un altro lato della medaglia, i risultati non si ottengono in pochi giorni, anche se stai facendo tutto perfettamente ci sono dei tempi tecnici per poter avere dei risultati soddisfacenti, specialmente se non farai investi economici in pubblicità o per supportare professionalmente il tuo nuovo progetto. Buona avventura!
Photo Credit Shutterstock.com